26 giugno 1881 |
Nasce ad Ascoli Satriano da Potito
Caggese e Amalia Ursomando. |
Ottobre 1892 - Giugno 1897 |
Compie gli studi ginnasiali nel
Seminario Diocesano di Ascoli Satriano. |
Ottobre 1897 - Giugno 1900 |
Frequenta il Liceo Classico di
Foggia, avendo come docente di storia
Francesco Carabellese, che lo
incita ad occuparsi di storiografia. |
28 Aprile 1898 |
È spettatore involontario e
scioccato della rivolta popolare contro il carovita, in cui si dà
alle fiamme il Palazzo Municipale di Foggia, distruggendone
l’Archivio Storico con le fonti medievali. |
Ottobre 1900 |
Una borsa di studio gli
consente di iscriversi all’
Istituto di Studi Superiori Pratici e di
Perfezionamento di Firenze, dove ha come docente di storia medievale e moderna
Pasquale Villari, di storia antica
Achille Coen, di diritto medievale Alberto Del Vecchio, di filologia
classica Gerolamo Vitelli. |
2 Dicembre 1900 |
Conosce
Gaetano Salvemini, che insegna nel
Liceo “Galilei” di Firenze, e comincia a frequentarlo. |
26 Dicembre 1902 |
Scrive da Ascoli Satriano una
lettera a Gaetano Salvemini, esprimendogli l’intento di occuparsi
dei comuni rurali. |
1902 - 1904 |
Ancora studente, pubblica varie
ricerche di storia medievale su diverse riviste. |
21 Ottobre 1904 |
Si laurea con una tesi in
storia medievale su “Un Comune libero alle porte di Firenze nel
secolo XIII (Prato in Toscana). Studi e ricerche”. |
1905 - 1906 |
Tenta inutilmente di pubblicare
con Gaetano Salvemini,
Gioacchino Volpe e
Amedeo Crivellucci una rivista di “Studi storici”. |
1907 - 1918 |
Insegna Storia economica e commerciale nella Regia
Scuola di Commercio di Napoli. |
24 Giugno 1907 |
Consegue, all’Università di
Pavia, col favore di Giacinto Romano, la libera docenza in storia
moderna, che non è riuscito ad ottenere a Firenze per l’opposizione
di Carlo Cipolla. |
3 Dicembre 1908 |
Tiene la prolusione ad un corso
libero di storia moderna nell’Università di Napoli. |
1908 - 1910 |
Milita nel Partito Socialista
Italiano e collabora all’”Avanti!”. |
1909 - 1910 |
Partecipa attivamente alle
sedute della sezione napoletana del Partito Socialista Italiano. |
Gennaio 1909 |
Su “Il Pungolo” critica gli
scioperi terrieri in atto in Puglia, ricevendo durissimi attacchi
dal quotidiano socialista napoletano “La Propaganda”. |
Ottobre 1909 |
È incaricato di dirigere “Il
Socialista”, organo del Partito Socialista Italiano nel Napoletano. |
Dicembre 1909 |
L’impostazione riformista
impressa da C. a “Il Socialista” non è condivisa, per cui ne lascia
la direzione. |
5 Aprile 1910 |
Gli scontri ideologici col
filosindacalista Arnaldo Lucci lo inducono a dimettersi dal Partito
Socialista Italiano. |
Dicembre 1911 |
Non ottiene la cattedra di
storia moderna all’Università di Messina. |
Gennaio 1912 -
Dicembre 1913 |
Scrive, sul quotidiano milanese
“Il Secolo”, articoli sulla questione meridionale. |
22 Dicembre 1912 |
Tiene una conferenza al Circolo
Filologico di Milano su “Lorenzo il Magnifico”. |
28 Dicembre 1913 -
6 Agosto 1916 |
Scrive sulla rivista massonica
“L’Idea Democratica” del Grande Oriente d’Italia. |
12 Luglio 1914 |
Si presenta alle elezioni
amministrative di Napoli come candidato socialista bissolatiano del
Blocco Popolare contro il Fascio Liberale dell’Ordine di
Benedetto Croce, per il mandamento di Avvocata. La sua
candidatura è sostenuta dal massone Carlo Altobelli della Loggia
vomerese “Unione e Lavoro”, frequentata da C. Viene eletto
consigliere comunale e consigliere provinciale. |
6 Gennaio 1918 |
Tiene una conferenza per la
Latina Gens, a Roma, nel Teatro delle Quattro Fontane, su “Il
prologo della tragedia europea”. |
Settembre 1914 -
Gennaio 1921 |
Viene eletto Deputato
Provinciale per le Finanze e per la Pubblica Istruzione. |
9 Agosto1914 -
6 Agosto1916 |
Scrive sull’organo massonico
“L’Idea democratica” articoli a favore dell’intervento italiano a
fianco dell’Intesa e a sostegno della guerra. |
28 Novembre 1915 |
Dà la propria adesione
all’ordine del giorno del Fascio d’Azione interventista napoletano. |
1916 |
Presenta domanda di
arruolamento e viene nominato sottotenente, ma non è ritenuto idoneo
al combattimento a causa di una oculopatia. |
1917 - 1918 |
Dopo essere stato assessore
supplente e ordinario, è vicesindaco di Napoli nell’Amministrazione
di Enrico Presutti (01/05/1917-30/10/1918) e
Arturo Labriola
(01/11/1918-31/12/1918). |
1916 - 1920 |
Dirige, di fatto, la
Deputazione Provinciale di Napoli. |
16 Dicembre 1918 |
Diventa professore
straordinario di storia moderna all’Università di Messina. |
Novembre 1919 |
Critica il Decreto Visocchi del
2 Novembre 1919 per la concessione di terre ai contadini reduci di
guerra. |
1919 |
Rifiuta di candidarsi in
Capitanata. |
Novembre 1920 |
Rinuncia a ricandidarsi alle
elezioni amministrative di Napoli. |
5 Novembre 1921 |
Tiene una conferenza a Prato,
nel Salone dei Misoduli, su “Prato nell’età di Dante”.
|
1921 |
Con la pubblicazione dei tre
volumi di “Firenze dalla decadenza di Roma al Risorgimento d’Italia”
ottiene il Premio Gautieri per la storia dall’Accademia delle
Scienze di Torino. |
11 Giugno 1922 |
Su invito dell’Ordine dei
Dottori in Scienze Economiche e Sociali, tiene, a Napoli, una
conferenza su “La questione meridionale e la pressione tributaria
nell’ora presente”. |
16 Ottobre 1919 -
1° Dicembre 1923 |
È Ordinario di storia moderna
all’Università di Pisa, ma continua a risiedere a Napoli, dove
ritorna nei week-end. |
Febbraio 1923 |
Il Ministro
Giovanni Gentile lo
richiama all’obbligo della residenza a Pisa. C. promette di
trasferirsi con la famiglia nell’anno accademico successivo. |
Marzo 1923 |
Il Ministro Giovanni Gentile
gli risponde che la cosa non è rinviabile. |
Pasqua 1923 |
Si riavvicina all’ex-avversario
Benedetto Croce e gli chiede di intervenire a suo favore presso
Giovanni Gentile, perché, anche per la malattia di sua madre, gli è
impossibile, al momento, trasferire la famiglia a Pisa, per cui
chiede che, assicurando la sua residenza a Pisa, la famiglia vi si
possa trasferire al principio del nuovo anno accademico. Il Ministro
acconsente. |
Novembre 1923 |
Mentre sta per mettere su casa
a Pisa, il Regio Istituto Superiore di Scienze Economiche di Napoli,
con voto unanime, lo nomina Professore Ordinario di Storia
Economica, incarico che terrà fino al 1925. |
1° Dicembre 1923 |
Viene trasferito da Pisa a
Napoli con decreto del Ministro dell’Economia Mario Orso Corbino. |
8 Novembre 1924 |
Aderisce all’Unione Nazionale
di Giovanni Amendola. |
7 Maggio 1925 |
Sottoscrive la “Risposta di
scrittori, professori e pubblicisti italiani al manifesto degli
intellettuali fascisti”, pubblicata da Benedetto Croce su “Il Mondo”
del 1° Maggio 1925. |
7 - 21 Maggio 1925 |
Si dimette da membro del
Consiglio dell’amendoliana Unione Nazionale di Napoli. |
12 Giugno 1925 |
Accetta l’invito, rivoltogli da
Gioacchino Volpe, di collaborare, nella sezione di storia medievale
e moderna, all’Enciclopedia Italiana. |
24 Giugno 1925 |
Ha un lungo colloquio con
Benito Mussolini, al quale espone il progetto di fondare all’estero
un Istituto Storico Italiano per la ricerca sulle fonti della storia
italiana fuori d’Italia. |
Luglio 1925 |
Il suo nome viene cancellato
dal casellario politico di polizia, in quanto “non più sovversivo”. |
Luglio - Novembre 1925 |
Viene attaccato da “Il Mondo” e
da “Il Becco Giallo” come traditore e arrivista. |
20 Novembre 1925 |
Ottiene, per interessamento di
Gioacchino Volpe, la cattedra di storia medievale e moderna
all’Università di Milano, di cui resterà titolare fino alla sua
morte. |
Dicembre 1925 |
In seguito al decreto del 22
Novembre 1925 sulle società segrete, scrive contro la Massoneria,
per il quotidiano “La Sera”, un articolo, che non gli viene
pubblicato, perché ritenuto “un po’ troppo forte”. |
1926 - 1927 |
Dirige la Casa Editrice Unitas. |
Gennaio 1927 -
Agosto 1928 |
Dirige la “Rivista d’Italia”. |
Febbraio 1928 |
Tiene discorsi sul recente
Diritto Corporativo ad Imola, Lugo e Bagnacavallo. |
10 Novembre 1928 |
Essendo stato rimosso dalla
direzione della “Rivista d’Italia” ed essere stato sospeso dalla
partecipazione alle commissioni di concorso, scrive al Segretario
Federale Provinciale di Milano del Partito Nazionale Fascista, Mario
Giampaoli, per accreditarsi come fascista. |
1928 - 1938 |
Tiene lezioni di alta cultura
all’Università per Stranieri di Perugia. |
31 Gennaio 1929 |
Tiene una conferenza
all’Università di Venezia su “Il fascino del passato e l’opera
storica”. |
1929 - 1938 |
Dirige la collezione “Storie
Municipali d’Italia” per l’editore Tiber. |
17 Novembre 1931 |
Viene ricevuto da Luigi
Federzoni, Presidente del Senato. |
24 Novembre 1931 |
Scrive a Luigi Federzoni, per
non essere più emarginato. |
16 Dicembre 1931 |
Presta il giuramento di fedeltà
al regime fascista, imposto dal Regio Decreto del 28 Agosto 1931. |
28 Ottobre 1932 |
Si iscrive al Partito Nazionale
Fascista. |
7 Ottobre 1933 |
Scrive, ancora una volta, a
Luigi Federzoni, per chiedere di poter scrivere sul “Corriere della
Sera” e far fronte alle difficoltà economiche in cui si trova,
dovute ad una serie di investimenti sbagliati. |
Novembre - Dicembre 1934 |
Tiene due conferenze a
Norimberga e a Monaco di Baviera per la Società “Dante Alighieri”. |
11 Maggio 1935 |
Tiene una conferenza
nell’Università di Milano per la Società Storica per il Risorgimento
su “La diplomazia nel Risorgimento”. |
9 Maggio 1937 |
Tiene, nell’Aula Magna
dell’Università di Milano, una conferenza dal titolo: “Per il primo
anniversario dell’Impero”. |
5 Luglio 1938 |
Muore a Milano. |